Visitabile dal 16 ottobre al 17 novembre – opening 16 ottobre ore 18:00
La Fondazione Amendola in concomitanza con le giornate del Convegno internazionale di neuroestetica Beauty and Change, giunto nel 2025 alla sua quarta edizione propone al pubblico una mostra di giovani artisti contemporanei torinesi nati negli anni Novanta ma operanti a livello nazionale e internazionale. Il convegno è organizzato dal gruppo di ricerca BraIn Plasticity and Behavior Changes (BIP) del dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino.
La mostra, a cura di Luca Motto, pone in dialogo tre artisti che operano con medium diversi: i lavori pittorici di Viola Barovero, quelli polimaterici di Nicolò Borgese e le opere incisorie di Sonia Gavazza.
Viola Barovero esplora la relazione tra luce e materia, in una continua tensione tra dimensione sensibile e pensiero visivo. La sua opera indaga il corpo quale fragile soglia tra presenza e distanza, mettendo in luce la caducità e l’interdipendenza degli esseri viventi e degli elementi della natura. La figura diviene superficie di contatto tra psiche e materia, tra il gesto e la sua cancellazione, luogo in cui la transitorietà si manifesta come forma di conoscenza. In un’epoca dominata dalla riproducibilità algoritmica dell’immagine, la pittura si riafferma come pratica di resistenza percettiva e di cura, spazio in cui la materia ritrova una voce etica e la visione si fa esperienza condivisa. Il colore, in equilibrio tra figurazione e astrazione, forma e introspezione, agisce e persiste: si fa veicolo di memoria, empatia e risonanza emotiva, disgregando la forma per restituire l’emozione come traccia fisica.
Nicolò Borgese indaga la relazione tra luce e materia, in una continua tensione tra dimensione sensibile e pensiero visivo. La sua opera indaga il corpo quale fragile soglia tra presenza e distanza, mettendo in luce la caducità e l’interdipendenza degli esseri viventi e degli elementi della natura. La figura diviene superficie di contatto tra psiche e materia, tra il gesto e la sua cancellazione, luogo in cui la transitorietà si manifesta come forma di conoscenza. In un’epoca dominata dalla riproducibilità algoritmica dell’immagine, la pittura si riafferma come pratica di resistenza percettiva e di cura, spazio in cui la materia ritrova una voce etica e la visione si fa esperienza condivisa. Il colore, in equilibrio tra figurazione e astrazione, forma e introspezione, agisce e persiste: si fa veicolo di memoria, empatia e risonanza emotiva, disgregando la forma per restituire l’emozione come traccia fisica.
La ricerca artistica di Sonia Gavazza si orienta invece verso l’esplorazione dei territori delle relazioni, dello spazio interiore, dell’interazione ed entanglement sociale quali argomenti strettamente connessi all’identità e all’essenza dell’individuo. Figure umane emergono da una trama fitta di segni e si mostrano nella loro vulnerabilità di esseri viventi immersi nell’impermanenza. Un’ode all’istante presente: lo spazio è quello intimo, profondo e nascosto, non ha né gravità né regole prospettiche. L’individuo, in questo spazio, ricerca appigli, definizioni e certezze e si aggrappa a sottili fili d’erba, a piccole cose, a simboli, per rimanere ancorato al proprio centro. L’intreccio di segni mette in scena una lotta quotidiana individuale e universale, concentrata nella ricerca continua di un equilibrio che permetta di mantenere un certo grado di porosità tra il sé e il mondo.
Bio degli artisti
VIOLA BAROVERO, Torino 1991.
Vive e lavora a Torino.Artista e docente all’Accademia Albertina di Belle Arti, si è diplomata con lode in Pittura presso la stessa istituzione nel 2013, successivamente ha condotto attività di ricerca e formazione presso l’Università degli Studi di Torino per progetti di mappatura e valorizzazione del patrimonio culturale, integrando l’indagine artistica con la sperimentazione tecnologica e la riflessione teorica sui linguaggi visivi contemporanei.
Le sue opere sono state pubblicate in numerosi cataloghi e riviste d’arte e hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Primo Premio InternazionalePortrait – Around the World. Art Without Borders a Saint Petersburg, Russia e il Primo Premio Art’Ecò, l’Ecologia nel tuo spazio della Regione Piemonte.
Ha esposto in musei e istituzioni in Italia e all’estero, tra cui: Palazzetto Tito – Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte, Pinacoteca Albertina, MAU, OGR, Palazzo Lascaris, Rai Prix Italia e Fondazione Amendola (Torino); Galleria Civica F. Scroppo di Torre Pellice, Rodello Museo Arte Sacra e Museo Diocesano di Alba e Fondazione Goria di Asti; Galleria Cortina a Milano, Galleria Silvy Bassanese a Biella; Stieglitz State Academy of Art and Design of Saint Petersburg (Russia), Mailang Studio (Wenzhou, China), Kommunale Galerie Mörfelden-Walldorf (Frankfurth, Deutchland), Spokojna Gallery (Warsaw, Poland).
NICOLÒ BORGESE, Torino 1990.
Vive e lavora a Torino. Si forma presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti dove consegue la laurea triennale con il voto di 110 e lode sotto la cattedra di Mario Airò e quella magistrale con 110 e lode sotto la cattedra di Franco Bosisio in arte “Franko B”.
Il suo percorso artistico è caratterizzato da una formazione tecnica approfondita che abbraccia molteplici discipline: dalla scultura tradizionale ai processi di lavorazione dei metalli includendo fonderia e microfusione, dalla lavorazione di marmo e pietre dure alla falegnameria, dai processi di catalizzazione delle resine alle lavorazioni di materie plastiche, con un attento riguardo alla sperimentazione e alla ricerca che lo portano a confrontarsi continuamente con nuove tecniche e diversi materiali. Questa padronanza materiale costituisce la base per una ricerca che progressivamente si concentra sul rame come medium espressivo privilegiato.
Inizialmente la relazione con la scultura è strettamente legata agli studi anatomici, dai quali derivano lavori figurativi di ispirazione classica dove osteologia e miologia si fondono, mediante il rame, con il mondo moderno e contemporaneo. I progetti più recenti esplorano concetti spaziali, terrestri e temporali attraverso una ricerca più pratica e rigorosa sulla materia che diventa il supporto stesso dei lavori. La sua ricerca si fonda sulla riflessione della mutabilità materica, rivelando l’essenza intrinseca della sostanza attraverso processi di trasformazione chimica.
SONIA GAVAZZA, Torino, 1992.
Proveniente da una formazione in Grafica d’arte presso l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino sotto la guida di Franco Fanelli, si specializza nella stampa calcografica e progettazione del libro d’artista grazie alla collaborazione con Anna Ziliotto presso lo Studio d’Arte Gibralfaro di Verona dal 2017 al 2022. Nel 2017 fonda a Cuneo l’associazione Nerofumo Stampa d’Arte per la divulgazione della tecnica incisoria e della stampa a mano, mentre nel 2022 inizia a collaborare con Archivio Tipografico di Torino per progetti legati a edizioni di libri d’artista e di opere grafiche di artisti e illustratori. Si avvicina alla tecnica della xilografia grazie a un seminario tenuto da Marina Bindella nel 2015. Attualmente lavora a Torino come artista e stampatrice, e come docente presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e di Carrara. Dal 2022 dirige la produzione editoriale di Hbitat, collana di libri d’artista edita da Albertina Press e collabora con Archivio Tipografico di Torino.
La sua ricerca artistica è stata oggetto di esposizioni, premi e riconoscimenti tra cui il Premio di incisione Carnello cArte ad Arte, Isola del Liri (FR), 2024, II premio; il Premio Grafica Italiana Senior indetto da Associazione Nazionale Incisori Italiani, Vigonza (MI), 2024, I premio;Geoje Art Festival, esposizione collettiva presso l’Haegeumgang Theme Museum, Geoje, Corea del Sud, 2024; l’International Triennal of Graphic Arts, esposizione collettiva preso UBA, Sofia (Bulgaria), 2023; il Concorso Internazionale del Libro d’artista indetto da Fond. Torrita Cultura e Maria Gioia Tavoni, II premio, Torrita di Siena (SI) 2017; il Premio Internazionale Grafica d’Arte indetto dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, esposizione collettiva, Firenze (FI), 2022.
📅 Quando: Giovedì 16 ottobre, dalle ore 18
📍 Dove: Fondazione Giorgio Amendola – via Tollegno 52, Torino
Per info: @fondamendola – 011 2482970 – info@fondazioneamendola.it