La Biblioteca della Fondazione

Nei locali della Fondazione Giorgio Amendola di Torino (via Tollegno 52) è allestita una ricca biblioteca specialistica, incentrata sui temi della politica del ‘900, degli studi su Giorgio Amendola, della bibliografia su Carlo Levi e su una nutrita serie di temi collaterali:

  • il disarmo durante la Guerra Fredda
  • la coesistenza pacifica
  • la cooperazione tra i popoli
  • il ruolo delle classi lavoratrici in rapporto al ceto medio
  • i problemi della democrazia sindacale
  • il rapporto fra la classe operaia
  • la democrazia industriale.

La biblioteca raccoglie inoltre pubblicazioni edite nel Mezzogiorno e materiale specialistico sui sistemi di trasporto.

È aperta al pubblico (lun-ven 9.30-12.30 e 15.30-19.30; sab 9.30-12.00) e accoglie ogni anno numerosi studenti universitari, tesisti, dottorandi, studiosi e semplici appassionati delle tematiche trattate, offrendo la consultazione e il prestito di oltre 70.000 tra libri e opuscoli a stampa di ambito storico-politico, e le raccolte di 50 periodici.

La missione culturale della Fondazione Giorgio Amendola, inoltre, si concretizza anche nella messa a disposizione dei frequentatori di una nutrita gamma di testi di narrativa, saggistica e fonti locali, inclusi materiali audio e video.
Lo spazio aperto al pubblico misura circa 200 mq, e tra i servizi offerti figurano:

  • Accesso wi-fi a Internet
  • La consultazione e il prestito dei volumi (massimo 2 libri per 15 giorni)
  • Il prestito interbibliotecario
  • La possibilità di eseguire fotocopie e riproduzione digitale dei documenti
  • Possibilità di stampa
  • Letture, proiezione di film, corsi di teatro
  • Registrazioni audiovisive di eventi e iniziative della biblioteca a disposizione dell’utente

La biblioteca è sita in una zona in cui è facile trovare parcheggio, ma può anche essere raggiunta con i mezzi pubblici (linee 8, 49 e 75 – fermata via Bologna angolo via Pacini).

La biblioteca della Fondazione Giorgio Amendola e dell’Associazione Lucana in Piemonte Carlo Levi è parte del Sistema Bibliotecario Nazionale e del Polo Bibliotecario Regionale del Piemonte.
Fa inoltre parte del Co.Bi.S. – Coordinamento Biblioteche Speciali e Specialistiche di Torino e il suo catalogo è disponibile online sulla piattaforma Librinlinea.

Orari

dal lunedì al venerdì:
9.30 – 12.30; 15.30 – 19.30

sabato:
9.30 – 12.00

Consulta i cataloghi

L’Archivio di Ferruccio Ceccarelli

Nel corso del 2014 è stato catalogato organicamente e reso disponibile online l’Archivio di Ferruccio Ceccarelli. Copre l’arco temporale che va dal 1963 fino al 1984, con un solo ripescaggio risalente al 1957. Quella che viene documentata è in prevalenza l’attività politica di F. Ceccarelli, iniziata all’interno del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1967-1972). L’impegno politico del giovane Ceccarelli non si esaurì nell’attività all’interno di questo partito, ma si esplicò anche e soprattutto nel nascente Movimento Studentesco di Torino (5.I, 10.II, 15.II, 23.III, 41.VI, 45.VII, 48.VII), che lo vide tra i maggiori animatori delle agitazioni all’interno delle scuole superiori, nonché in vari gruppi marxisti-leninisti, in particolare nel Partito Comunista d’Italia (marxista-leninista) e, successivamente, in Avanguardia Proletaria Maoista (7.I, 8.I, 13.II, 18.II, 19.II, 20.III, 21.III, 25.III, 26.III, 27.IV, 28.IV, 32.IV, 33.V, 38.V).Con lo scioglimento del Psiup (1972, 47.VII) Ceccarelli scelse di confluire nel Partito Socialista Italiano, divenendone responsabile provinciale del settore fabbriche (1975, 52.VIII, 53.VIII) e poi Assessore ai Servizi Socio-Assistenziali presso il Comune di Piossasco (1977, 58.IX).In questi anni F. Ceccarelli iniziò a intraprendere il percorso che lo porterà a diventare, da politico puro qual era stato fino alla fine degli anni ’70, un “tecnico” all’interno delle amministrazioni locali e, nel prosieguo della sua carriera, consulente aziendale e manager pubblico: eccolo allora nell’Esecutivo dell’ULS 34 e, tra il 1981 e il 1983, collaboratore di Gabriele Salerno, Assessore della Regione Piemonte per l’Ambiente e l’Energia (61.IX).L’Archivio si chiude nel 1984 con l’esaurirsi dell’impegno politico diretto di Ceccarelli.
Il fondo è consultabile negli orari della Biblioteca previo appuntamento, ecco l’indice dei singoli faldoni: 

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